INAUGURAZIONE MOSTRA FOTOGRAFICA ONLINE / 1 maggio 2020
Orizzonti Sospesi è un progetto aperto del fotografo Massimo Avenali (FocusArt) che si arricchirà anche nei mesi a venire, iniziato molto tempo prima, che si forma e completa nel tempo, nei momenti in cui sente la sua forza ed espressione, che segue istinto e situazioni, negli ambienti incontrati e che hanno parlato e si sono resi scenario. Orizzonti Sospesi trova per la prima volta luce, e condiviso pubblicamente, il 1 maggio 2020: una data storica dai molti significati, che mai come in questo anno è segnata in modo indelebile da qualcosa che nessuno si aspettava. E allora era questo il momento, per uscire e mostrarsi.
Un ringraziamento particolare a: Teknoccasioni Attrezzature di Cepagatti, Scuola di Danza Maja di Pescara, Miricreo Associazione di Montesilvano, Fidas di Pescara, Biblioteca delle Oblate di Firenze. Un grazie particolare alle persone di Silvia Angelozzi, Riccardo Maggi, Simone Russo e Gianni Ciriello. Un ultimo grazie alle mie regioni d’Italia, tra Lazio, Abruzzo, Marche e Toscana, in qualche modo prime fonti di ispirazione per questo progetto.
Orizzonti Sospesi: al mondo del lavoro, ai suoi luoghi, partendo dalla dignità delle persone attraverso ogni respiro
Quanto ossigeno c’è lì dentro?
Preso, conservato, custodito, bruciato, donato, sudato, costretto, voluto, studiato, agognato, conquistato, socchiuso, fuggito.
Quanto ossigeno, dentro. E quanto, fuori, dal tuo spazio e dal tuo tempo, da un abbraccio, da un paesaggio, da una passione, da un istinto, da una necessità. Da un solo e semplice soltanto tuo: respiro.
Respiro. E. Tempo.
Equazione e disequazione.
L’aria racchiusa in ogni palloncino è quell’insieme di giorni, mesi e anni di vita, tempo/aria dedicato e tolto a ogni altra possibilità o volontà. Quel rosso sospeso diventa emblema, restituisce il segno che nato invisibile diventa visibile e tangibile: la dignità del lavoratore che, in quanto tale, cede parte della sua vita per qualcosa di necessario.
I palloncini, nel progetto fotografico “Orizzonti Sospesi” che li ritrae in vari ambienti, sono infine un mite atto di forza, che va a manifestare un “Sé”, estraneo per la maggior parte delle volte a quei luoghi di lavoro. Lasciando un segno per il fondamento di “essere persona”, sempre.
Massimo Avenali