Concorso “Zitta, lo sai che non vali niente” – Primo classificato Massimo Avenali con “Distonica”

Teramo 8 marzo 2017. Settantuno partecipanti, dieci i vincitori: il primo classificato al concorso di poesia “Zitta non vali niente” indetto dalla Commissione provinciale pari opportunità è Massimo Avenali di Montesilvano con l“Distonica”.

Al secondo posto  troviamo Giuliana Sanvitale di Giulianova con “Che clemente sia la mano”; al terzo posto la poesia “Tremano le mani” di Davide Rondoni.

Ma la giuria ha selezionato undici poesie, gli altri vincitori sono: Elisa Marchinetti (Forlì) con “Soliloquio a mezza voce”;  Maria Antonietta D’Onofrio (Matera) con “Quando Verrà la tua voce”; Elvio Angeletti (Senigallia) “Libera il tuo sorriso”; Monica Schiaffini (Chiavari) con “Tutelare vestale”; Lucia Marcone “La parte dolente”; Andreina Moretti (Roseto d.A) “Lontano è la salvezza); Maria Michela Petti (Amalfi) “Da donna a donna”;  Ivan Pozzoni (Monza) “La ballata di Peggy e Pedro”.

Segretaria del Premio, Caterina Spurio, questa la giuria: Fiorella Zilli (insegnante), Roberta Pilotti (giudice onorario), Silvia Mazzetta (Scienze della comunicazione), Alessia Mocci (lettere, critico letterario e cinematografico), Sandro Galantini (storico e giornalista), Simone Gambacorta (giornalista), Dorotea Mazzetta (giornalista),Azzurra Marcozzi (giornalista),Adele Di Feliciantonio (giornalista), Patrizia Di Donato (scrittrice),Valentina Savini (archeologa).

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Distonica

 

La pelle ricorda per breve tempo,

isole scure che non sono approdi

che poi scompaiono nei giorni

e tornano a immergersi nella carne.

Mentre la superficie, cela.

 

Gli occhi non hanno ragione,

fingono sorrisi e non osservano,

immemori dei suoni come aghi

a puntellare al contrario

pensieri e domande e illusioni.

 

Tutto può tornare come prima, tutto cambia come una volta cambiò -ma- le possibilità elargite che non conoscono fine, frantumano quegli specchi che tutto intorno mostrano, muti, quel che avviene.

 

Il margine libero.

È un velo fragile.

Non sufficiente alla notte perenne.

 

Sai quanti domani esistono?

Tutti quelli

che non hai avuto

fino a oggi.

Ognuno con il proprio

Legittimo

Sole.